CIAO BAMBINI,
OGGI ASCOLTEREMO E LEGGEREMO UNA STORIA.
MA NON UNA STORIA NORMALE
TIPO QUELLE CHE ORMAI SANNO TUTTI.
UNA FIABA STRANA E STRAMPALATA.
TIPO QUELLA DEL PAESE ALL’INCONTRARIO.
VE LA RICORDATE?
O QUELL’ALTRA,
QUELLA DELLA CITTA’ DOVE TUTTO ERA GRIGIO
E ARRIVARONO I BAMBINI
CHE INSEGNARONO A COLORARE TUTTO.
ECCO, IL RACCONTO DI OGGI
E’ PIU’ O MENO COME QUELLE.
CI SARA’ DA RIDERE!
ECCOME!
TRE, DUE, UNO… PRONTI? VIA!
ASCOLTALA BENE,
ANCHE PIU’ DI UNA VOLTA
E GUARDA LE IMMAGINI
E ADESSO POSSIAMO LEGGERLA CON CALMA
- – C’ERA UNA VOLTA UNA BAMBINA CHE SI CHIAMAVA CAPPUCCETTO GIALLO.
- – NO, ROSSO!
- AH, SI’, CAPPUCCETTO ROSSO. –LA SUA MAMMA LA CHIAMO’ E LE DISSE:– “SENTI CAPPUCCETTO VERDE…”
- – MA NO, ROSSO!
- – “AH, SI’, ROSSO. VAI DALLA ZIA DIOMIRA A PORTARLE QUESTA BUCCIA DI PATATA.”– “ANZI NO, VAI DALLA NONNA A PORTARLE QUESTA FOCACCIA.”
- – E VA BENE!
- – LA BAMBINA ANDO’ NEL BOSCO E INCONTRO’ UNA GIRAFFA.
- – CHE CONFUSIONE! INCONTRO’ UN LUPO, NON UNA GIRAFFA!
- – E IL LUPO LE DOMANDO’: “QUANTO FA SEI PER OTTO?” – NIENTE AFFATTO. IL LUPO LE CHIESE: “DOVE VAI?” – HAI RAGIONE. E CAPPUCCETTO NERO RISPOSE:
- – ERA CAPPUCCETTO ROSSO, ROSSO, ROSSO! –
ECCO : “VADO AL MERCATO A COMPRARE LA SALSA DI POMODORO.”
- – NEANCHE PER SOGNO: “VADO DALLA NONNA CHE E’ MALATA, MA NON SO PIU’ LA STRADA.”
- – GIUSTO. E IL CAVALLO DISSE…
- – QUALE CAVALLO? ERA UN LUPO!
- – SICURO. E DISSE COSI’: “PRENDI LA BICICLETTA, SCENDI IN PIAZZA DEL DUOMO, GIRA A DESTRA, TROVERAI TRE SCALINI E UN SOLDO PER TERRA, LASCIA STARE I TRE SCALINI, RACCOGLI IL SOLDO E COMPRATI UNA GOMMA DA MASTICARE.”
- – NONNO, TU NON SAI PROPRIO RACCONTARE LE STORIE, LE SBAGLI TUTTE! PERO’ LA GOMMA DA MASTICARE ME LA COMPRI LO STESSO.
- – “VA BENE, ECCOTI IL SOLDO.”
E IL NONNO TORNO’ A LEGGERE IL SUO GIORNALE
[GIANNI RODARI, FAVOLE AL TELEFONO, EINAUDI EDITORE]
… E ADESSO, COMPLETA LA SCHEDA!
…..E’ SUONATO IL CAMPANELLO,
STANNO ARRIVANDO GLI ALTRI BAMBINI
CON LA MAESTRA SILVIA
E IO DEVO ANDARE IN SECONDA A…
…-“MA MANGI TU CON NOI
IN MENSA MAESTRO?”-
NO, MERCOLEDI’, DOPODOMANI.
BYE, BYE… SEE YOU TOMORROW!
MAESTRO LUCIO